Parallelamente al gruppo Die Brücke in Germania, si sviluppa in Francia il gruppo dei Fauves (Belve), più eterogeneo, i cui componenti — Henri Matisse, Kees van Dongen, Raoul Dufy, André Derain, Maurice de Vlaminck, Georges Braque — non sviluppano un vero programma, ma sono accomunati, analogamente ai colleghi tedeschi, dall’interesse nei confronti di ogni aspetto dell’esistenza, vissuta però con toni meno intensi e drammatici. All’angoscia esistenziale e alla critica polemica nei confronti della società dell’Espressionismo, sostituiscono una visione positiva e vitalistica del reale, ponendo l’attenzione sugli aspetti di equilibrio e serenità dell’esistenza. In questo risentono del clima culturale e sociale francese di inizio secolo, ancora influenzato dalle solide fondamenta della tradizione illuminista e positivista.
I Fauves come gli Espressionisti tedeschi muovono dal rifiuto dell’Impressionismo e del Simbolismo per convergere — passando l’opera di Van Gogh e Gauguin dai quali apprendono l’uso libero del colore puro in funzione sia emotiva che costruttiva — a una nuova pittura, violenta nel segno e nel colore (da qui il termine belve), di straordinaria intensità e immediatezza. Semplificazione delle forme, abolizione della prospettiva e del chiaroscuro, utilizzo di linee dai contorni netti, uso di colori puri, vivaci e innaturali: nel loro repertorio troviamo paesaggi, città, ritratti e scorci di interni, ma il rapporto con la realtà visibile non è più naturalistico, bensì basato su un insieme di segni attraverso i quali trascrivere le proprie emozioni e suggestioni. In quest’ottica si comprende anche l’interesse per l’arte primitiva africana e oceanica, per l’immediatezza dell’esperienza estetica all’origine dell’atto espressivo.
Attraverso una pittura pura e un cromatismo violento ed abbagliante, si crea la forma e questa diviene realtà. A differenza degli Espressionisti tedeschi però — che utilizzano la dissonanza nei colori per sottolineare la messa in scena del dramma, sia esso del soggetto o della storia — i Fauves ricercano l’equilibrio e l’armonia delle forme attraverso colori puri e luminosi.