Gustav Klimt, “Ritratto di signora”, 1917
Galleria d’arte moderna Ricci Oddi, Piacenza
Olio su tela, 60 x 55 cm
Realizzato tra il 1916 e il 1917, il Ritratto di signora raffigura probabilmente Alma Mahler Schindler, amica e musa di Klimt, o Ria Munk, giovane ragazza viennese già ritratta sul letto di morte nel 1912, il cui suicidio per amore, avvenuto nel 1911, aveva destato molto clamore nella capitale austriaca del tempo. [1] [3]
Dipinto poco prima della morte del pittore, avvenuta nel 1918 a seguito di un ictus e delle complicazioni di una polmonite contratta in conseguenza dell’epidemia di influenza spagnola di quell’anno, è un’opera fondamentale per la comprensione del percorso espressionista dell’ultimo periodo dell’artista austriaco. Klimt abbandona l’oro e l’avorio della sua stagione più famosa per uno sfondo verde giada, tirato a larghe campiture, espressione di una pittura più intima e spontanea, che riflette la drammaticità della situazione storica del momento: la fine di un’epoca, la fine di quell’Austria Felix che si illudeva di poter far convivere pacificamente sotto una buona amministrazione popoli estremamente differenti, spazzata via dalla guerra. [2] [4]
Nel 1996 l’analisi ai raggi X ha mostrato che l’opera è stata realizzata ridipingendo il Ritratto di ragazza del 1912, esposto a Dresda e considerato fino ad allora perduto. Nell’originale era rappresentata una donna con un cappello.
Dichiarato scomparso nel 1997 durante i lavori di ristrutturazione della Galleria Ricci Oddi presso il quale era conservato, è stato ritrovato alla fine del 2019 in un incavo di una parete della stessa Galleria ed esposto nuovamente al pubblico nel 2020. [1] [4]
[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Ritratto_di_signora_(Klimt)
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Gustav_Klimt
[4] F. G. Giannini, La bella dagli occhi color smeraldo. Il Ritratto di signora di Gustav Klimt. In Art e Dossier, numero 386, aprile 2021. Giunti Editore, p. 7.