August Macke, “Grande giardino zoologico”, 1913
Museum am Ostwall, Dortmund
Olio su tela, 129.5 × 230.5 cm
Il Grande giardino zoologico è l’opera di formato più grande realizzata da Macke, e l’unica in cui ricorre al genere del trittico. Il tema, caro all’artista, è quello della gente a passeggio nel parco, spaccato di vita urbana colto nella sua semplicità senza senza i risvolti mistici e spirituali presenti invece nelle opere degli altri rappresentanti del Blaue Reiter, Kandinskij e Marc.
Il giardino zoologico per Macke è metafora del giardino dell’Eden, luogo mitico in cui uomo e natura convivono in armonia. Ed è proprio l’equilibrio armonico tra uomini, animali e natura a caratterizzare una composizione da cui emergono tranquillità meditativa e una visione positiva della vita cittadina. [1]
Le figure umane sono stilizzate e allungate, i colori accesi risentono dell’influenza di Matisse, mentre nel rifiuto della prospettiva classica e nei molteplici punti di vista appare chiara la lezione cubista sulla scomposizione e frammentazione dei piani. [2]
[1] M. Ponzi, G. Guerra, D. Padularosa (a cura di), Vivere in tempi di crisi: La Repubblica di Weimar: arte, politica, filosofia Mimesis, 2019.
[2] Il Novecento. Avanguardie. Collana “I Secoli dell’Arte”. Mondadori Electa, Milano, 2005, pp. 72-73.